Aequalis by Decathlon & gli Audaci Boys della S.S. Lazio BIC, insieme all’Associazione “La Via del Fare”, scendono insieme in campo per costruire un bel momento di festa ed integrazione sportiva, che è stato chiamato “EMOZIONI SU DUE RUOTE: FACCIAMO UN CANESTRO INSIEME”, per far conoscere, in particolare al territorio del VI Municipio, la bella realtà di sport integrato che parteciperà al prossimo “Campionato Italiano Giovanile” in questo versante di Roma sud-est.
Sabato 30 giugno 2018, dalle ore 18:00 alle 21:00 presso il campo di basket della sede “Decathlon Tor Vergata”, in via Mary Pandolfi De Rinaldis n. 14-16, si svolgerà una serata evento di sport tra i diversamente abili e normododati, una vera dimostrazione di sport integrato, grazie alla collaborazione e disponibilità di “Aequalis by Decathon” .
Ci racconta come nasce l’iniziativa, il Presidente degli Audaci Boys della S.S. Lazio Basket in carrozzina, Moreno Paggi.
“Crediamo che unire le diversità sia un valore ormai necessario, mettere seduti i normodotati in una sedia, seppur con ruote speciali e performanti e fare un canestro da seduti, sia una grande opportunità per capire che lo sport si può fare utilizzando anche mezzi diversi e non usuali.
Il nostro impegno è svolgere attività sportive nel mondo della disabilità motoria con il fine di abbattere l’indifferenza e la lontananza della società che ci circonda e aiutare a superare la paura e l’indifferenza di chi, per l’handicap, si sente escluso dalla vita comune.
Tanti svolgono attività sportive per svago, divertimento o per passione e tutti lo fanno con lo spirito ellenico di nutrire il corpo e la mente. La nostra vera mission è quella di promuovere attivamente e fattivamente uno sport, come quello del basket integrato , attraverso i canali e i mezzi a nostra disposizione, con l’intento di aumentare la visibilità e l’attrattiva di questa particolare disciplina ad un pubblico che ha le potenzialità per affezionarsi a questo mondo.
Il nostro miglior canestro è quello di centrare gli obiettivi superando i nostri limiti. Che siano due gambe o una carrozzina. L’obiettivo da raggiungere per noi è l’integrazione sociale resa possibile tramite la condivisione dei valori sportivi ed agonistici. Ecco perché lo sport ha un altissimo valore sociale.
Da ragazzo dopo un bivio triste della mia vita mi sono ritrovato con un pallone da basket in mano e solo attraverso quelle emozioni ho capito che le barriere non esistevano”.