Un appuntamento straordinario per la nostra salute a “La VIA del FARE”

Vai alla galleryA cura di Natalia Castellani

“Un successo al di là di ogni più rosea aspettativa”. Questo è stato il commento di Daniela Cioccolo, neo Presidente dell’Associazione “La VIA del FARE” al termine dell’iniziativa del 22 maggio scorso che rientrava nell’ambito della “Settimana Mondiale della Tiroide 2013″, quest’anno dedicata al tema specifico “Cuore e Tiroide”.

I volontari de “La VIA del FARE” hanno messo a disposizione la loro sede di Via dei Colombi 163 a Torre Maura fin dal primissimo pomeriggio, accogliendo decine di persone, adulti e bambini, non solo residenti nella zona o nei quartieri limitrofi, ma anche provenienti da Roma nord ed ovest che, dopo aver appreso la notizia online o sulla stampa, hanno usufruito gratuitamente di questa utile iniziativa e si sono sottoposti ad uno screening di prevenzione diagnostico-strumentale per la tiroide.

Instancabile ed estremamente paziente la Dott.ssa Dominique Van Doorne, medico endocrinologo, membro del comitato scientifico di ATTA Lazio Onlus (Associazione dei malati di Tumore della Tiroide e Associati) promotrice per il Lazio di questo screening, che arrivando nella sede con altre due efficientissime volontarie anche prima dell’orario previsto, in una giornata all’insegna di pioggia e traffico, con la sua solerzia, in poco più di 5 ore è riuscita ad eseguire circa 45 visite ed ecografie, grazie alla meticolosa organizzazione che i volontari de “La VIA del FARE” avevano predisposto per poter permettere alla maggior parte dei cittadini di accedere a questo importante servizio.

Uno screening diagnostico è utile maggiormente a coloro che non hanno mai eseguito controlli specifici e per chi rientra nei casi di possibile predisposizione familiare alle patologie, quindi l’aver organizzato nei giorni precedenti all’appuntamento la compilazione di questionari medici per ogni singolo paziente ed esser riusciti a predisporre un sistema di prenotazioni sia dirette in sede che via mail o via sms, un servizio aggiuntivo che normalmente non si offre in occasioni di screening allargato come questa, ha permesso ai volontari di poter accogliere molte più persone di quelle inizialmente prevedibili con il tempo a disposizione.

Moltissime le donne che hanno partecipato, non solo per se stesse ma anche accompagnando i loro bambini e non è mancata neanche la partecipazione maschile, in genere sempre refrattaria al tema della prevenzione.

Sono state talmente tante le adesioni e le persone che fuori prenotazione si sono presentate in sede che non è stato possibile visitare tutti. Chi è arrivato tardi e non ha potuto fare il controllo, è stato indirizzato all’ultimo appuntamento di screening gratuito della settimana mondiale che si teneva 3 giorni dopo, il 25 maggio, presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma.

Insieme ai tanti cittadini accorsi per usufruire dell’iniziativa, c’erano anche alcuni volti noti di Torre Maura, come Cinzia Palma del Comitato di Quartiere che ha posto l’accento sul fatto che in un momento come questo in cui si risparmia su tutto e in cui per una famiglia anche un ticket sanitario diventa una spesa alla quale dover rinunciare, siano importanti come servizio sociale eventi medici di questo tipo.

Amaro il commento della stessa Cinzia, che si chiede – “come è possibile esser costretti a delegare all’associazionismo ed all’opera di volontari anche quello che dovrebbe essere integralmente svolto dal servizio pubblico sanitario ?”. “Ricordiamo inoltre – sottolinea la Presidente de “La VIA del FARE”, Daniela Cioccolo – “che investire maggiormente sul territorio nelle azioni di prevenzione e screening, vuol dire ridurre sensibilmente la spesa sanitaria nazionale rivolta essenzialmente alla cura di eventi acuti od ormai cronici, inevitabili proprio senza corretta e diffusa opera di prevenzione.” “Forse in questo modo” – continua la Presidente – “si potrebbero evitare molti tagli indiscriminati alla Sanità che alla fine vanno a discapito di tutti ed in particolare dei malati più gravi.”

Tra i presenti c’era il Presidente del Centro Anziani Casa Calda, Giuseppe Ferraro, che ha collaborato a promuovere l’iniziativa tra gli anziani della zona e anche due candidati al Consiglio del VI Municipio (ex VIII), Ambra Consolino e Gianfranco Gasparutto, che hanno sottolineato il fatto che – “iniziative valide come questa svolte nelle periferie romane, divengono occasioni per fare rete tra le associazioni a livello nazionale e quelle che operano sul territorio e soprattutto sensibilizzano e rendono protagonisti i cittadini che hanno voglia di offrire il proprio tempo come volontari attivi e consapevoli.”

Da annotare anche qualche commento dei cittadini, tra cui Daniela Ferdinandi, che ha voluto sottoporsi al controllo perché preoccupata della situazione sanitaria della zona del Municipio VI da cui proviene, il quartiere di Castelverde, in cui dice che è molto frequente, soprattutto tra le donne, il riscontro di noduli e malfunzionamenti della tiroide. “La causa – spiega – potrebbe essere proprio la presenza sul territorio di una discarica abusiva che in molti anni è arrivata a contenere circa 100.000 tonnellate di rifiuti, per la metà pericolosamente tossico-nocivi. Da tempo” – continua Daniela – “durante le conferenze per la bonifica della zona sono state richieste indagini epidemiologiche proprio per l’alta incidenza di patologie anomale.” Indagini che però sinora non sono mai state effettuate.

Carla Montesano, una ricercatrice dell’Università di Tor Vergata, che vive quotidianamente nel quartiere, parla di come sia difficile sensibilizzare ed informare le persone sulle malattie della tiroide poiché l’informazione su queste patologie viaggia spesso su binari ufficiali e troppo formali e non riesce a raggiunge la gente comune.

Non a caso sempre presso la sede dell’Associazione “La VIA del FARE”, lo scorso 15 marzo, per la prima volta in collaborazione con ATTA Lazio Onlus, si è tenuto un altro incontro medico-informativo di grande successo, dove sempre la dott.ssa Van Doorne, ha illustrato con un linguaggio facilmente comprensibile a tutti, come si possono facilmente prevenire le più comuni patologie tiroidee anche solo con l’attenzione ad una corretta alimentazione ed al maggior consumo di sale iodato.

Con iniziative di questo tipo, seguite poi da validi screening diagnostici, i messaggi corretti arrivano maggiormente e si riesce a creare la giusta attenzione all’argomento.

Al termine del faticosissimo pomeriggio, oltre alla notevole soddisfazione dello staff de “LA VIA del FARE”, la più entusiasta di tutti è stata proprio la Dott.ssa Dominique Van Doorne, l’endocrinologo membro di Atta Lazio Onlus che ha materialmente eseguito tutte le visite e dispensato preziosi consigli comportamentali.

“Nell’ambito della prevenzione delle patologie tiroidee è fondamentale conoscere l’importanza di una corretta alimentazione, che contenga tutte le sostanze utili per una ghiandola importante come quella della tiroide ed in particolare è fondamentale insistere sull’uso del sale iodato, soprattutto per le donne ed in particolare per quelle che programmano una gravidanza o ne stanno già portando avanti una. Dopo 20 anni di utilizzo di sale iodato in una popolazione”- spiega la dott.ssa Van Doorne -“si ha una marcata riduzione di noduli tiroidei ed un innalzamento del quoziente intellettivo dei bambini. Se la tiroide funziona bene, già nel periodo fetale, lo sviluppo neurologico del bambino è migliore, mentre anche una leggera ipofunzione può compromettere la gravidanza e lo sviluppo del bambino.”

“La quantità di iodio nel sale iodato”- spiega ancora la dott.ssa -“equivale alla dose di una porzione di pesce e non può fare male, è per questo che in 10 paesi europei l’uso del sale iodato è obbligatorio per legge. Finalmente anche nel nostro paese ci si sta muovendo in questa direzione ed è stato firmato un accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione in cui si prevede la iodio-profilassi, cioè l’utilizzo delle giuste dosi di sale iodato nelle scuole elementari, medie e superiori. Inoltre, un progetto del Ministero della Salute prevede di sanzionare i punti vendita che non rispettano la legge del marzo 2005 e non espongono la locandina informativa che promuove ed informa i consumatori sull’importanza dell’utilizzo del sale iodato nell’alimentazione quotidiana di grandi e piccini.”

L’Associazione “La VIA del FARE” nella speranza di poter continuare nei prossimi anni la bellissima ed utilissima collaborazione con ATTA Lazio Onlus, oltre che a continuare ad informare capillarmente cittadini tramitequesto sito e il suo gruppo aperto su Facebook “VIA del FARE”, invita tutti coloro che sono interessati ad approfondire le notizie sulla prevenzione e cura delle malattie tiroidee o che vogliono venire a conoscenza di altre iniziative di divulgazione medica, a consultare la pagina Facebook “ATTA Lazio Onlus” oppure visitare il sito www.pocosalemaiodato.it .

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