In una piovosa e ventosa giornata di fine maggio, nell’area centrale del cosiddetto “fungo”, si è svolto il primo momento d’incontro e collaborazione tra il Policlinico Umberto I e l’Associazione “IDA Onlus”, che qui a Roma ha trovato nell’Associazione “LA VIA del FARE”, sin da quando c’è stato l’incontro diretto con il fondatore, Igino Brian, un grande punto di riferimento e sostegno per l’organizzazione di eventi e iniziative di solidarietà.
IDA Onlus che da anni opera nella durissima realtà cambogiana cercando di insegnare professionalmente un mestiere a ragazzi e ragazze disagiati nella scuola orafa fondata nella capitale cambogiana, Phnom Penh.
È Igino Brian, esperto orafo vicentino, che dopo essere venuto in contatto con la Cambogia tramite una personale esperienza di adozione internazionale, ha voluto fortemente creare questa Onlus, che non ha la finalità prioritaria di portare fondi e sostentamento a chi ha bisogno, ma vuole fortemente essere uno strumento per creare un futuro lavorativo e duraturo a tutti coloro che entrano nella scuola.
Gli studenti nell’imparare producono “piccole opere d’arte” artigianali che sia localmente che soprattutto qui in Italia, una volta esposte nei mercatini solidali che i volontari organizzano, raccolgono donazioni per il sostentamento della stessa scuola e degli studenti, per la maggior parte provenienti dalle strade, dal fiume o dalla discarica dismessa alla periferia della grande città..
Tra i frequentatori della casa-famiglia di Igino, che vive stabilmente con i suoi ragazzi, ci sono ormai anche madri giovanissime e diversi bambini, di cui ci si deve occupare un po’ tutti insieme, per dare alle loro mamme la possibilità di imparare un mestiere.
Tra questi bambini c’è Davit (nella foto con Igino) che nel mese di dicembre 2012 è stato il meraviglioso protagonista di una catena di solidarietà. Questo bambino nato con una malformazione che non gli avrebbe permesso di vivere senza un handicap è stato felicemente operato in Italia all’ospedale San Bortolo di Vicenza dal chirurgo pediatra dott. Sergio D’Agostino, fondatore di “Surgery for Children” che organizza tre volte l’anno delle équipe medico-infermieristiche in Uganda, Santo Domingo, Venezuela e dovunque ci siano ospedali pronti per selezionare piccoli pazienti e sottoporli agli interventi.
In questo caso per diversi motivi l’unica soluzione era quella di portare Davit con la mamma in Italia e così grazie ai fondi raccolti anche questo piccolo miracolo di IDA Onlus si è realizzato.
In questo momento Igino Brian per contenere le crescenti spese di affitto degli edifici che occupava con la scuola e l’annessa casa-famiglia nella capitale, con il sostegno di tutti gli amici dell’associazione ha acquistato un terreno più lontano dalla città, verso Takeo, su cui, man mano che si raccoglieranno i fondi necessari, verranno costruiti i nuovi edifici per la scuola e per l’alloggio, cercando il più possibile di allargare l’ospitalità ai tanti che ne hanno bisogno, in particolar modo a molti bambini che ormai sono fuori anche dagli orfanotrofi, a causa della chiusura della Cambogia alle adozioni internazionali, in attesa di una ratifica della convenzione europea per la tutela dei minori.
Nella nuova e più ampia casa di IDA Onlus ci sarà posto anche per creare un piccolo presidio sanitario, per la diagnosi di alcune patologie che per la maggior parte non potranno essere curate localmente ma sono instaurando un ponte medico con l’Italia e con tutti i volontari che daranno la loro disponibilità all’accoglienza dei pazienti.
Per questo auspichiamo che dopo la calorosa accoglienza dello staff della comunicazione del Policlinico Umberto I, che darà ai volontari di IDA Onlus una nuova possibilità, speriamo più fortunata per le condizioni atmosferiche, di esporre i prodotti artigianali della scuola orafa cambogiana il prossimo 18 giugno, questa prima esperienza di contatto con una grandissima e storica struttura ospedaliera universitaria, si riveli una grande opportunità di conoscenza e scambio d’aiuto, anche medico–scientifico, verso chi ne ha veramente bisogno e vive in condizioni estreme di precarietà.
Per ogni altra informazione o forma di sostegno è possibile visitare il sito www.idaonlus.org .