Sportello Ambiente per il Global Climate Strike For Future 2019

Sin dal 2008, dagli esordi della nostra attività associativa nella periferia est di Roma, ci siamo occupati prioritariamente di Ambiente e Tutela del territorio, partendo dalla realtà locale che conoscevamo più approfonditamente. Per questo impegno che ci caratterizza e che abbiamo continuato a portare avanti nel tempo, è stato spontaneo aderire come Via del Fare allo spirito che anima il “Fridays For Future” e che supporta le iniziative per lo “Sciopero Mondiale per il Futuro” del 15 marzo 2019. Scendiamo in piazza tutti insieme! #fridaysforfuture, #Climatestyrike
In questa data tantissimi giovani studenti romani, unendosi ad altri loro colleghi sparsi per il mondo, arriveranno al punto di ritrovo di Piazza del Popolo per sensibilizzare, con la loro presenza, gli adulti e le istituzioni sulla gravità del problema dell’emergenza ambientale che stiamo vivendo. Gli stessi studenti proporranno azioni informative nelle scuole anche per tutti i ragazzi che non saranno presenti, per un agire comune.

La nostra Via del Fare si rende disponibile con i propri canali web e social per tutte queste attività informative e partecipa al “Global Climate Strike For Future” del 15 marzo, dedicando un VENERDÌ, normalmente dedicato allo “SPORTELLO del CITTADINO”, allo “SPORTELLO dell’AMBIENTE”, predisponendo una “cassetta delle proposte”, in cui lasciare i propri suggerimenti ed idee sul tema ambientale o di miglioramento dei comportamenti virtuosi per la salvaguardia ambientale, partendo dal proprio quotidiano e dalle proprie abitudini.
In questa Giornata di Sportello, dalle 17 alle 20, presso la sede di Via dei Colombi 163, a Roma, zona Torre Maura, saranno visionabili in sede video e filmati dedicati al rischio ambientale, alla riduzione delle emissioni inquinanti ed al recupero energetico.
Facciamo del nostro meglio per aiutare la mobilitazione per la lotta all’ambiente in tutte le scuole e cercheremo di far sentire anche la nostra voce, seguendo il bellissimo esempio di Greta Thunberg.

Greta Thunberg, studentessa svedese sedicenne, sta ispirando un movimento internazionale di studenti, scioperando dalla scuola ogni venerdì davanti al Parlamento svedese per sensibilizzare i suoi compagni sui cambiamenti climatici e le loro drammatiche conseguenze.
Da alcune settimane migliaia di studenti in vari paesi, dalla Svezia al Belgio, dalla Germania all’Australia ad altri, stanno aderendo allo Sciopero Studentesco per il clima, per chiedere interventi concreti contro il riscaldamento globale e per proteggere il nostro futuro. “Se i paesi della Terra non prenderanno provvedimenti per limitare la diffusione dei gas serra, il riscaldamento globale potrebbe superare la soglia di 1,5 gradi tra appena 11 anni, nel 2030” – livello, già inaccettabilmente pericoloso per la sopravvivenza del pianeta.

Questo è stato l’avvertimento sull’attuale compromessa situazione climatica da parte dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), organismo tecnico-scientifico dell’ONU sui cambiamenti climatici ed il loro impatto socio-economico. Purtroppo è ormai visibile a tutti che i leader politici mondiali, a cominciare dagli esiti inefficaci della recente COP 24 non stanno affrontando il problema con la necessaria determinazione.

Noi studenti – racconta Greta – siamo i primi ad essere interessati al nostro futuro e a non voler ereditare un pianeta sempre più inquinato dalla CO2, causa principale del riscaldamento globale, da cui i disastri sempre più numerosi legati al clima, come inondazioni, uragani e desertificazioni diffuse, che determinano incalcolabili danni ambientali economici e sociali. Peraltro, abbiamo già le macro-soluzioni: energia rinnovabile al posto dei combustibili fossili, economia circolare e riciclo delle risorse, riduzione dei consumi, investimenti in ricerca ed innovazione per un modello di sviluppo alternativo e responsabilità diffusa di tutti noi per questi obiettivi.
Bisogna capire che quando si dice di salvare il Pianeta, in realtà stiamo dicendo di salvare noi stessi, perché noi facciamo parte di esso.
Sentiamo l’urgenza di intervenire, sensibilizzare e stimolare i governi a salvaguardare l’interesse pubblico, fiduciosi del fatto che solo insieme possiamo vincere questa sfida epocale! Come studenti delle scuole e delle università dobbiamo mobilitarci per sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche apportare, individualmente, cambiamenti al nostro modo di vivere, adottando uno stile di vita responsabile che tuteli l’ambiente e intraprendendo azioni concrete in tal senso. Non possiamo più vivere a spese del nostro pianeta, abbiamo solo 11 anni per invertire la rotta e dobbiamo mobilitarci adesso!”

Anche il divulgatore scientifico Luca Mercalli, invita tutti gli studenti a partecipare allo sciopero globale per il clima del 15 marzo. Aderiranno almeno 40 Paesi, fra cui l’Italia, senza dimenticare che allo Sciopero od alla sensibilizzazione siamo invitati TUTTI, studenti e non! L’Unione fa la forza.

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