Più volte durante queste lunghe settimane d’emergenza sanitaria per il Covid-19 ci siamo chiesti come poter esser utili per la collettività con gesti semplici e concreti. Dopo aver intensificato la rete di comunicazione di servizio sui nostri canali social, inframmezzando i comunicati istituzionali e territoriali a nuovi momenti creativi di condivisione e svago per le famiglie (come la divertente sit-com didattica a puntate sull’inglese del duo artistico “Artekreativa” ed i video in diretta con le ricette per famiglie dalla Cucina dello Chef Paolo Fugali…), abbiamo parallelamente cercato di supportare sia le raccolte di beni alimentari già in corso tra la grande distribuzione e le parrocchie, sia di prendere il testimone di una bellissima iniziativa già in corso in molte città italiane, quella della “Spesa Sospesa” ispirata alla tradizione partenopea del caffè sospeso.
In realtà questa bellissima modalità di donare con semplicità, è da attribuire in particolar modo a San Giuseppe Moscati, straordinaria figura di laico cristiano e medico beneventano, che continuò ad esercitare durante l’epidemia di colera del 1911, diventando poi direttore del reparto militare durante la Grande Guerra. Negli ultimi dieci anni della sua vita prevalse l’impegno scientifico, ma rifiutò l’incarico accademico più prestigioso per non dover abbandonare la prassi medica e rimanere sempre accanto agli ammalati, soprattutto quelli più sofferenti ricoverati nell’Ospedale degli Incurabili di Napoli.
Nonostante fosse realmente un grande luminare per la sua epoca, dedicò sempre particolare attenzione ai poveri, ai quali non chiedeva mai un compenso. In realtà non chiedeva niente a nessuno, confidando sempre nell’intervento della Divina Provvidenza.
Vero simbolo di questa sua grande Missione era un suo cappello che teneva nel suo studio medico, posato su di un piccolo tavolino ed accompagnato da un cartello che recitava semplicemente l’ormai famosa frase: “CHI HA METTA, CHI NON HA PRENDA.”
Morì il 12 aprile del 1927 e fu proclamato Santo da Giovanni Paolo II nel 1987 al termine di un Sinodo dedicato proprio alla “Vocazione e missione dei laici nella Chiesa”.
Moscati diventato il Santo dei Poveri, è un esempio da ammirare ed imitare ed è molto significativo che in questo triste momento di pericolo ed isolamento per l’emergenza sanitaria mondiale da Coronavirus, tanti italiani abbiano scelto la sua frase per dare il via a dei gesti concreti di solidarietà ed unione tra cittadini, tendendo una mano d’aiuto ancor prima che esso venga richiesto.
Con questa stessa modalità, da venerdì 3 aprile sarà possibile donare a favore di chi ne ha più bisogno qualsiasi genere alimentare non deperibile od alcuni beni durevoli di prima necessità (pannolini, detergenti per cura della persona), lasciando quello che ognuno può e vuole presso la sede de “La VIA del FARE” di Roma, Torre Maura, Via dei Colombi, 163/A, dove abbiamo predisposto all’esterno, in luogo riparato, il nostro “PANIERE SOLIDALE” con un apposito contenitore, contrassegnato per quest’iniziativa.
Tanti cittadini in questo triste momento storico stanno dimostrando di avere un cuore grande e l’unione sarà la nostra vera forza.
Anche “La VIA del FARE” è momentaneamente chiusa, ma voi potete tenerla sempre aperta, proprio con il vostro cuore.